La strada verso la sostenibilità globale è ormai spianata. Complici le recenti Direttive Europee che incentivano l’impiego di materiali ed energie sostenibili a salvaguardia dell’ambiente in ambito privato e professionale, anche l’innovazione avanza e diventa sempre più green.
Se per troppi anni l’uomo ha sovrasfruttato ogni risorsa del pianeta senza pensare troppo alle conseguenze future, ci siamo trovati di recente – e quasi all’improvviso – a fare i conti con sconvolgimenti climatici senza precedenti. Inoltre, come riportano quotidianamente le varie testate giornalistiche, è chiaro a tutti che ci troviamo in grave deficit ecologico, avendo sfruttato quasi la totalità delle risorse che il nostro pianeta riesce a generare.
La presa di coscienza da parte di cittadini e amministrazioni è stata inevitabile: per garantire alle generazioni future di soddisfare le proprie esigenze senza compromettere ulteriormente l’ambiente, c’è bisogno di studiare nuove tecnologie ed emanare tutta una serie di normative a protezione dell’ambiente in ogni settore sociale e professionale.
Stiamo vivendo una rivoluzione sostenibile che produrrà anche effetti sul rapporto lavoro/vita privata delle persone, grazie all’introduzione di strumenti informatici avanzati e sempre più green, sia all’interno delle aziende, sia tra le mura domestiche.
Anche la pandemia ha giocato un ruolo fondamentale in questo senso. Se prima del 2020 il lavoro ibrido era quasi impensabile in Italia, tre anni dopo lo scenario è cambiato e ha lasciato spazio a una nuova concezione di operatività, più smart e più attenta ai bisogni dell’ambiente e dei lavoratori. Da qualche tempo siamo più attenti allo spreco, produciamo meno rifiuti, che si tratti di energia, di prodotti commerciali e – in un’ottica più astratta – di tempo.
Questa concatenazione simultanea di eventi ha portato le aziende e i mercati all’urgenza di ideare e progettare tecnologie green rapide e intelligenti, a ridotto impatto ambientale e fruibili da tutti, che permettano la convivenza sostenibile tra uomo e pianeta negli anni a venire.
Quali sono i vantaggi che ci porterà questa rivoluzione digitale sostenibile? Vediamoli insieme.
Perché la tecnologia sostenibile è importante per il futuro
Lo sviluppo di nuove tecnologie sostenibili che consentono di ottimizzare il lavoro e la vita quotidiana di aziende e privati ha l’obiettivo di utilizzare, quanto più possibile, materiali ecologici o riciclati per migliorare l’efficienza energetica, urbana e lavorativa.
I vantaggi principali della tecnologia a impronta sostenibile sono essenzialmente tre:
• ridurre l’impatto ambientale delle attività di aziende e privati, salvaguardando le risorse e contenendo l’inquinamento;
• aumentare la produttività creando un’economia più performante, riducendo i costi e gli spostamenti ma aumentando i posti di lavoro;
• migliorare la qualità della vita domestica, sociale e aziendale utilizzando energia rinnovabile e riducendo gli sprechi.
L’impatto delle tecnologie green sul mercato
Come dicevamo, il progetto di creare tecnologie sempre più sostenibili e performanti abbraccia la totalità dei settori professionali, dall’industria privata agli enti pubblici.
Ecco quali sono i settori che ne sono maggiormente coinvolti.
Il settore energetico
Nel settore energetico si sta rapidamente procedendo al miglioramento e al potenziamento di fonti alternative di energia rispetto a quelle a cui siamo abituati adesso. L’energia eolica, l’energia solare e quella idroelettrica, finora poco utilizzate, si stanno diffondendo rapidamente in tutto il mondo per riuscire a sopperire totalmente, nel prossimo futuro, alla dipendenza da fonti energetiche tradizionali quali idrocarburi e nucleare.
Si fa sempre più largo quindi la produzione e l’utilizzo di un’energia rinnovabile, che abbia un basso impatto ambientale e un ciclo produttivo e di consumo interamente sostenibile, che applichi anche un sistema di compensazione di CO2 (la cosiddetta energia green).
Per completare questo processo di rinnovamento energetico bisognerà però aspettare qualche anno, a causa delle attuali limitazioni tecnologiche e strutturali di cui disponiamo. Dal momento che non si tratta di fonti continue di energia (il vento non è sempre presente e i corsi d’acqua in estate si seccano), ci sarà bisogno di grandi sistemi intelligenti di stoccaggio per garantire la continuità e la distribuzione di energia elettrica prodotta. Inoltre si affaccia anche il problema del nucleare: dove smaltire il materiale che resterà inutilizzato, perché sostituito da fonti di energia pulita? Anche per conoscere questa risposta dovremo attendere.
Mobilità e costruzioni
Anche la mobilità è protagonista di importanti trasformazioni tecnologiche a basso impatto ambientale che non compromettano l’efficienza degli spostamenti. Il mercato dei trasporti sostenibili sta crescendo, offrendo soluzioni di alta tecnologia a ridotte o zero emissioni, che permettono di muoversi nel traffico agilmente e, nel contempo, ridurre il numero di vetture presenti su strada.
Auto connesse, monopattini, scooter elettrici ed e-bike in sharing dotati di sistemi di intelligenza artificiale, si stanno gradualmente introducendo nelle principali città italiane, ma anche i cittadini privati ne prediligono l’acquisto a fronte dei molteplici vantaggi riscontrati.
Allo stesso modo, il settore edile e urbanistico risponde a sua volta alla necessità di creare strutture a ridotto consumo energetico utilizzando materiali e tecnologie ecosostenibili, contribuendo alla riduzione dei rifiuti e dei gas serra.
Settore informatico
In campo informatico, lo sviluppo di connessioni sempre più potenti e software di intelligenza artificiale in grado di supportare le nascenti tecnologie sostenibili sta facendo passi da gigante. I trend digitali del 2023 lo confermano: nell’ottica di una quotidianità lavorativa e sociale a ridotto impatto ambientale ma con prestazioni altamente efficienti, la trasformazione digitale sta dando un contributo elevato.
Progettare e mettere a punto tecnologie intelligenti che ottimizzano il lavoro umano, rendono più efficienti i sistemi di scambio dati, migliorano la quotidianità, le performance e riducono costi e inquinamento, è alla base della rivoluzione tecnologica e sociale di cui siamo protagonisti in questo periodo.
Alcuni esempi di tecnologie recenti che contribuiscono alla sostenibilità dei processi produttivi in primis sono il networking per l’IoT, il cloud networking, le automazioni, i software a basso impatto ambientale e la virtualizzazione dell’hardware. Oltre a questi citiamo anche i sistemi di monitoraggio e controllo dell’energia, che aiutano a identificare i punti e i periodi di consumi più elevati e contenere gli sprechi, e tutte quelle tecnologie che permettono di ridurre l’impatto ambientale dei dispositivi e dei data center.
Lavoro ibrido e sostenibilità
E dal punto di vista lavorativo e personale, in che modo le tecnologie green contribuiranno a migliorare ambiente, attività e processi? Sicuramente la spinta verso il lavoro ibrido post-pandemia, come dicevamo, è un primo passo verso l’agognato obiettivo di ottimizzare le risorse e la produttività aziendale, ridurre il peso delle attività umane sull’ambiente e migliorare l’efficienza e il benessere dei lavoratori.
Il concetto di lavoro, come abbiamo visto, negli ultimi tre anni è stato rivisitato e ora possiamo dire che oggi è considerato – sia dalle aziende, sia dai lavoratori – più come un’attività da svolgere che un luogo in cui recarsi. Ben venga quindi lo smart working, che è diventato l’opzione più gettonata tra i dipendenti aziendali come riporta uno studio di Bloomberg.
Alla luce di questo, le tecnologie al servizio dello smart working stanno diventando sempre più rapide ed efficienti per permettere l’immediato scambio dei dati tra aziende e smart workers con il minimo dispendio energetico.
L’hybrid working contribuisce largamente alla riduzione di emissioni di anidride carbonica e, anche per questo, è importante mantenere tale organizzazione del lavoro sostenendone la diffusione. Come riuscirci?
Anzitutto accogliendo piattaforme aziendali capaci di sostenere una collaborazione sicura e affidabile e di garantire un ambiente di lavoro sicuro e inclusivo sia per chi opera da remoto che per chi lavora in ufficio.
Il secondo punto fondamentale per promuovere la conservazione del modello ibrido, è cambiare mentalità e lavorare a obiettivi: ciò che conta infatti è il risultato raggiunto, non dove lo si ottiene.
Sosteniamo le aziende virtuose
L’Engineering Sustainability Office di Cisco è la sezione Cisco che supporta le aziende clienti a raggiungere un futuro a zero emissioni entro il 2040, sviluppando strumenti e soluzioni integrate scalabili.
Gli strumenti e la volontà di riuscire in questo obiettivo non mancano: è quindi lecito dichiarare che il lavoro ibrido sostenibile sarà il modello del futuro, è anzi già una realtà molto più vicina di quanto crediamo. Anche gli stessi datori di lavoro stanno cominciando a guardare con occhi favorevoli questo nuovo modello lavorativo.
Il lavoro ibrido e la sostenibilità viaggiano di pari passo se supportati da una tecnologia snella che permette elevate prestazioni e l’immediatezza dello scambio dati. Oltre ad evitare spostamenti, contenere le emissioni di gas e i costi di trasporto, le nuove tecnologie sostenibili permetteranno di lavorare ovunque si voglia, ottenendo gli stessi – se non migliori – risultati.
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