Tutti, privati e aziende, oggi utilizzano sistemi di Cloud Storage che offrono vantaggi tanto lampanti da essere ormai diffusi quanto gli smartphone. Com’è comprensibile, però, aziende e persone fisiche hanno esigenze differenti tra loro e hanno bisogno di tutele e soluzioni diversificate, anche quando simili: è qui che entra in gioco la Cloud Governance.

Con Cloud Governance ci si riferisce all’insieme di politiche, processi, controlli e responsabilità applicati da un’organizzazione per garantire l’efficacia e la sicurezza del cloud utilizzato. Si tratta di un framework che aiuta le aziende a gestire strategicamente i sistemi cloud per massimizzarne i benefici e minimizzarne i rischi.
Nello specifico, perché è importante applicare una strategia di Cloud Governance in azienda?

Cloud Governance aziendale: perché applicarla

Solitamente le aziende iniziano a maturare l’idea di applicare una Cloud Governance per risparmiare denaro, proteggere maggiormente i dati sensibili e rispettare le normative in materia di privacy. In realtà strategie di questo tipo, se ben strutturate, toccano diversi aspetti e apportano molti benefici a chi le introduce.

Ottimizzazione dei costi
Come sempre, anche in questo caso il primo punto da considerare è la valutazione delle spese da sostenere. Con la Cloud Governance, le organizzazioni possono definire con chiarezza l’allocazione e l’ottimizzazione delle risorse e controllare i costi evitando sprechi di tempo, energie e denaro.

– Rispetto delle normative in materia di sicurezza e privacy
In una strategia corretta si prevede l’introduzione e l’imposizione di regole, comportamenti e controlli che garantiscano la sicurezza delle informazioni e la conformità con le normative e i requisiti. In questa fase si introdurranno soluzioni di cyber security e altre per il rispetto e la gestione corretta dei dati sensibili.

– Definizione e gestione di identità e accessi
Riconoscere e impostare ruoli, permessi e politiche di accesso alle risorse cloud per monitorarle, garantisce che solo le persone autorizzate possano accedere ai dati sensibili e intervenire in base ai loro specifici permessi.

– Pianificazione e controllo
Per impostare i processi è prima necessario stabilire un piano d’azione, dopodiché sarà utile verificarne la validità e valutare eventuali migliorie da apportare. Effettuare tutti questi passaggi permette di avere la certezza che le risorse cloud siano adatte a supportare l’organizzazione ogni volta che serve.

– Impostazione dell’architettura cloud
Definire le linee guida per l’architettura del cloud utilizzato includendo le opzioni di servizio più adatte alla propria organizzazione, semplifica l’utilizzo delle risorse da parte di tutti.

– Configurazione della struttura
Gestire il cloud – e prima ancora configurare le funzionalità necessarie – consente di evitare sprechi di risorse e a mantenere un ambiente pulito.

– Integrazione e interoperabilità
Valutare come e se i sistemi aziendali esistenti si integrano con le soluzioni cloud adottate, garantisce una migliore operatività.

– Metodi di condivisione e collaborazione
Stabilire politiche per la condivisione e la collaborazione su cloud evita l’utilizzo non autorizzato delle risorse e rende l’intero team di lavoro più efficiente.

– Risposta agli incidenti
Attraverso la definizione dei protocolli di sicurezza, sarà possibile intervenire rapidamente in caso di interruzione dei servizi cloud, minacce e tentativi di hackeraggio.

Come creare la Cloud Governance aziendale

La Cloud Governance è dunque un quadro strategico e operativo che garantisce un’implementazione del cloud aziendale allineata agli obiettivi aziendali, guidata e monitorata con chiarezza, attraverso la gestione di costi, sicurezza e conformità.
In più, un framework efficace permette di massimizzare i benefici del cloud riducendo i rischi a esso associati, di gestire in tempo reale e con successo i rischi e ottimizza le risorse cloud rendendole scalabili.

La definizione della corretta Cloud Governance per la propria organizzazione è un processo che tiene conto delle esigenze reali e specifiche dell’azienda, dei suoi obiettivi e dell’operatività che la contraddistingue.
In generale, possiamo riconoscere alcuni step basilari che portano alla creazione di una Cloud Governance adeguata.

Fasi di creazione di una Cloud Governance

Come sempre si parte dalla comprensione delle esigenze aziendali. In questa fase si valutano quindi le necessità, si definiscono e considerano gli obiettivi strategici e le sfide operative connesse all’adozione del cloud. In aggiunta si identificano i dipartimenti aziendali interessati, le loro aspettative e i fornitori del servizio.
Di conseguenza si passa alla creazione di politiche e standard che regolino l’adozione e l’utilizzo del cloud e che tengano conto di sicurezza, controllo dei costi, gestione delle risorse e rispetto delle normative.

Una volta definiti questi aspetti, è possibile assegnare i compiti e le responsabilità. Chi sarà responsabile dell’adozione della Cloud Governance in azienda? La persona – che può essere un manager, un collaboratore o un team dedicato – si occuperà di verificare che ogni azione e intervento previsti siano effettivamente applicati e rispettati.

Definito lo scheletro della Cloud Governance, si progetta il sistema di gestione delle identità e dei permessi. In questo modo sarà possibile regolare chi ha accesso alle risorse su cloud e con quali autorizzazioni. A questo punto si selezionano strumenti e tecnologie adatte a soddisfare le esigenze di implementazione e monitoraggio della Cloud Governance.
Il processo continua con la definizione delle procedure di monitoraggio dell’utilizzo delle risorse cloud, controllo dei costi e della sicurezza. È molto utile prevedere anche la creazione di report regolari per comunicare i risultati ai dirigenti e tracciare storicamente gli eventi.

Una volta risolte le questioni più pratiche e operative, è il momento di occuparsi del lato umano dell’azienda: educare e formare il personale affinché tutti adottino correttamente la Cloud Governance. Questo step del percorso prevede che top manager, dipendenti e collaboratori cambino – almeno in parte – le loro abitudini procedurali e, a volte, anche la cultura aziendale.
Fatto ciò, non resterà altro che occuparsi della valutazione periodica dell’effettiva efficacia della Cloud Governance, della sua revisione e aggiornamento in base ai cambiamenti tecnologici e all’evoluzione aziendale.

Chi si occupa della Cloud Governance?

Una Cloud Governance che funziona si adatta all’azienda: l’attenzione ai dettagli e alle peculiarità dell’organizzazione è la chiave per implementare una strategia efficace che riguarda molteplici aspetti. Pertanto, come riconoscere la figura aziendale più indicata a occuparsi di progettare la Cloud Governance?
Sebbene non esista una figura fissa preposta a tale attività, poiché questa cambia in base alle dimensioni e alla struttura organizzativa, solitamente la Cloud Governance è definita e seguita dal CIO – Chief Information Officer – o dal CTO – Chief Technology Officer.
Oltre a questi, esistono altri ruoli all’interno di un’organizzazione che possono essere coinvolti nella definizione della Cloud Governance:

– CISO, Chief Information Security Officer
È responsabile della sicurezza delle informazioni aziendali, perciò può concentrarsi sugli aspetti tecnici, gli strumenti e le architetture che supportano la Cloud Governance.

– Cloud Architect o Cloud Manager
Si tratta di esperti di Cloud Computing e professionisti abili nella gestione dell’architettura delle risorse cloud. Possiedono le competenze ideali per definire la Governance del Cloud.

– Team IT e IT Manager
Si tratta del dipartimento tecnologico dell’organizzazione, perciò è in grado di supportare l’intero processo con la vasta conoscenza di strumenti e procedure tech, anche in ambito cyber security.

– Consulenti esterni specializzati
Il supporto dei consulenti esterni può essere totale o parziale, a seconda delle risorse già presenti in azienda.
Di base, è fondamentale che le persone coinvolte comprendano perfettamente le esigenze aziendali, le tecnologie cloud e i requisiti di sicurezza.

Strumenti per la Cloud Governance

L’implementazione e il monitoraggio della Cloud Governance avviene attraverso strumenti e automazioni che rispondono alla complessità dell’ambiente cloud e ai requisiti di sicurezza aziendali.
Tra i più utilizzati troviamo le Cloud Management Platforms – CMPs – ossia interfacce unificate che gestiscono risorse in ambienti cloud multipli, permettono di implementare la Cloud Governance, monitorare le risorse, gestire le prestazioni e i costi.

Esistono poi i CSPM, Cloud Security Posture Management, che valutano e migliorano la sicurezza su cloud, identificano identità sconosciute e rischi. O ancora, si possono valutare soluzioni Identity and Access Management – IAM – che definiscono e gestiscono ruoli, permessi, accessi e strumenti di gestione dei costi che generano report e chiariscono dettagli e opportunità di risparmio.
È possibile creare e gestire internamente le infrastrutture cloud:
– rispettando la Governance con DevOps e Automation Tools;
– monitorare le prestazioni e ricevere avvisi in caso di anomalie con strumenti di Cloud Monitoring e Performance management;
– verificare la conformità con soluzioni Compliance-as-a-Service – CaaS – e Audit and Compliance Tools.

Inoltre esistono strumenti di gestione dei costi del cloud, Configuration Management Tools utili a configurare le risorse cloud in modo coerente con la Governance, e Cloud Governance Platforms che integrano più funzionalità in un’unica soluzione.

La scelta degli strumenti è guidata dai requisiti di Governance specifici oltre che, come sempre, dalle caratteristiche aziendali.
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