La gestione della sicurezza informatica aziendale è essenziale per tutelare i dati della clientela oltre che quelli della società stessa. L’incremento di attacchi informatici, che aziende e privati stanno riscontrando negli ultimi anni, ha attivato un campanello d’allarme. Purtroppo, sebbene gli aggiornamenti nel settore della sicurezza informatica, o Cybersecurity, siano crescenti, l’incidenza principale delle vulnerabilità all’interno di un contesto aziendale è spesso da attribuire ai dipendenti.

L’importanza della sicurezza informatica aziendale

Analizzando i dati delle aziende colpite da attacchi informatici, soprattutto negli ultimi anni, anche grazie al “forzato” diffondersi dello smartworking, risulta subito evidente come un sistema di protezione informatico sia indispensabile per limitare i danni economici.

Come sappiamo, gli attacchi informatici sono di diversa natura e in moltissimi casi incidono in modo significativo sulle finanze di un’azienda, non solo perché costringono le stesse a intervenire con manovre di recupero e di protezione, ma anche perché vi sono dei danni da risarcire ai clienti potenzialmente colpiti indirettamente.

Per questo motivo esistono i servizi di sicurezza informatica aziendale, un insieme di prodotti, regole organizzative, servizi e comportamenti che consentono alle aziende di proteggersi dagli attacchi informatici, garantendo la salvaguardia dei dati della clientela e dei progetti dell’azienda.

La sicurezza informatica aziendale si pone come obiettivo la protezione delle risorse e l’impedimento di accessi indesiderati, questo per tutelare le informazioni e garantire il funzionamento dei servizi.

La cybersecurity aziendale si fonda su tre pilastri:

  • disponibilità dei dati: impedendo possibili furti
  • integrità dei dati: impedendo cancellazioni o manomissioni
  • riservatezza dei dati: impedendo accessi non autorizzati.

L’impatto del Covid-19 nella sicurezza informatica aziendale

Preso atto degli attacchi informatici più frequenti per un’azienda, è interessante analizzare quelli che sono gli aspetti che hanno incrementato tali fattori, tra questi c’è sicuramente il Covid-19.

Il processo riorganizzativo del modo di lavorare in smart working durate la pandemia ha generato una serie di vulnerabilità su cui è importante focalizzare lo sguardo.

Il periodo di incertezza che aziende e privati hanno subito, ha dato modo a diversi attacchi informatici di andare a segno con grande facilità. Tale condizione non è evidente solo nei tradizionali attacchi malware o di phishing, ma anche in una pianificazione di cyber criminali votata allo spionaggio industriale e alle informazioni sensibili degli utenti.

Sebbene gli attacchi non si siano rivelati così gravi per le PMI (Piccole e Medie Imprese), testimoniano come sia indispensabile essere molto vigili su questo argomento se non si vogliono riscontrare problematiche alla propria rete aziendale.

Il Covid-19 è solo un esempio di come l’incertezza degli eventi e la poca conoscenza delle informazioni a riguardo, generi un’esposizione maggiore alle minacce informatiche.

Leggi e norme a tutela della sicurezza informatica dell’azienda

Il tema della sicurezza informatica aziendale è particolarmente complesso e attualmente non vi sono delle leggi che regolano in modo analitico le precauzioni da eseguire per ottenere un contesto aziendale ottimale.

Sebbene non vi siano delle leggi ben definite, esistono delle norme che possono aiutare le aziende a ridurre notevolmente l’esposizione alle minacce digitali. Tra le norme più conosciute e utilizzate figura il GDPR, acronimo di General Data Protection Regulation, tecnicamente rappresenta il regolamento europeo che detta le linee guida sulla privacy e i dati personali, diventato operativo dal 25 maggio 2018.

Il regolamento si caratterizza di 99 articoli, in cui vengono disposte le modalità con cui difendere e archiviare i dati personali dell’azienda. Il GDPR induce le aziende a eseguire una Privacy Policy in cui vengono specificate le tipologie di dati e le attività da compiere.

Le aziende tecnicamente sottoscrivono la richiesta di consenso per tutelare i dati dei propri clienti oltre che quelli societari.

La norma è estremamente importante per realizzare un’infrastruttura protetta, ma è indispensabile che venga associata alla direttiva NIS sulla sicurezza delle reti e dei sistemi informatici. La direttiva NIS stabilisce quelle che sono le regole da utilizzare per tutti gli operatori dei servizi essenziali, oltre che dei fornitori di servizi digitali.

Sia l’azienda volta al settore digitale che fisico necessita di tutelarsi nel migliore dei modi contro le minacce informatiche. La norma GDPR e la direttiva NIS sono essenziali per ottenere un sistema informatico almeno sufficiente.

Sicurezza informatica aziendale: come proteggere l’azienda dagli attacchi informatici

Oltre alla direttiva NIS e alla normativa GDPR è molto importante valutare altri parametri per la sicurezza della propria azienda. Analizziamo quelle che sono le precauzioni aggiuntive per limitare i potenziali attacchi malevoli sul sistema aziendale.

Personale IT qualificato

Nei paragrafi precedenti abbiamo evidenziato come una delle problematiche più decisive degli attacchi informatici sia la poca conoscenza dei rischi e delle minacce da parte dei dipendenti. Purtroppo, non tutte le aziende dispongono di personale IT in grado di valutare e intervenire in breve tempo.

Alcune aziende, talvolta, organizzano dei corsi di aggiornamento per i propri dipendenti, con lo scopo di istruirli sulle metodologie di intervento oltre che sulla capacità di saper valutare un possibile attacco informatico. L’utilizzo di e-mail, software e server può inevitabilmente indurre i dipendenti a inconvenienti di sicurezza, munirsi di risorse umane preparate può fare la differenza nel corso del tempo.

Antivirus

Precauzione indispensabile per una maggiore sicurezza informatica aziendale è quella di munirsi di un software antivirus efficace.

Gli antivirus possono monitorare in tempo reale l’accesso e l’uscita dei file dal sistema operativo, allertando i dipendenti in caso di attacco. Come già evidenziato più volte, un software può essere un mezzo per proteggersi, ma è nella preparazione di chi utilizza il sistema che risiede la chiave per non riscontrare problemi.

Disaster recovery

Un attacco informatico diretto al server centrale in molti casi viene considerato un evento catastrofico, al pari di un fulmine o di un incendio. E’ fondamentale pianificare una strategia che permetta di recuperare i dati dei clienti oppure dell’azienda stessa in pochi minuti, non bloccando di fatto la produttività.

Servizi in Cloud

Una delle soluzioni migliori per proteggersi dagli attacchi informatici, o quanto meno proteggere i dati, è quella del salvataggio in cloud. Le piattaforme online, capaci di salvare in tempo reale le informazioni delle aziende, permettono di ridurre al minimo le perdite dopo un attacco informatico.

Soluzione digitale in cloud ancora più interessante, volta al futuro è quella di servirsi di una piattaforma di computing online. Numerose aziende hanno scelto il cloud computing, soprattutto negli ultimi anni, grazie a questa tecnologia si ha la possibilità di utilizzare hardware e software direttamente online, senza investire in costi per i dispositivi fissi, lasciando alla piattaforma e al provider del servizio cloud l’onere di provvedere alla tutela da possibili attacchi informatici.

Aggiornamento hardware e software

Le aziende particolarmente attente alla protezione del sistema aziendale, puntano su aggiornamenti hardware e software periodicamente. Tutti i sistemi operativi dispongono di aggiornamenti periodici per migliorare la sicurezza informatica, ma in alcuni casi è importante affidarsi anche a un comprato hardware di livello per avere la certezza di possedere un’infrastruttura ottimale.

Protezione dei dati aziendali, accorgimenti aggiuntivi

Nell’elenco di elementi da tenere in considerazione, possono essere inseriti altri tre metodi pratici, capaci di garantire una protezione maggiore ai dati personali dell’azienda.

Dati definiti

Quando si ha l’esigenza di tutelare i dati aziendali è indispensabile avere un inventario in cui si definiscono chiaramente quali siano i dati disponibili. Un registro in cui appuntare le attività principali e la disposizione dei dati della clientela può fare la differenza in caso di attacchi informatici.

Molte aziende sottovalutano la creazione di un registro digitale o fisico su cui appuntare i dati principali, sebbene ormai esistano dei software capaci di garantire tale funzionalità, in specifici casi non è del tutto sbagliato predisporre un’area fisica all’archiviazione dei documenti più rilevanti.

Elenco dipendenti

Altra regola non scritta, che può essere particolarmente utile, risiede nel creare un elenco dei propri dipendenti che accedono quotidianamente ai dati aziendali. La selezione del personale addetto all’area dei dati personali deve essere particolarmente oculata, al fine di conoscere nel minor tempo possibile il responsabile delle operazioni.

Sicuramente un’azienda di grandi dimensioni avrà un numero maggiore di addetti, quindi, diventa essenziale installare un sistema smart capace di velocizzare e controllare le operazioni di accesso.

Valutazione del rischio aziendale

Per proteggere nel migliore dei modi i dati della propria azienda è opportuno effettuare delle valutazioni periodiche di rischio dell’infrastruttura aziendale. I tecnici specializzati metteranno a dura prova il sistema informatico aziendale simulando le tecniche di hacking utilizzate per gli attacchi informatici.

La valutazione dei rischi consente di capire il grado di penetrabilità del proprio sistema informatico aziendale, intervenendo di conseguenza sui punti di debolezza.

Pianificazione delle linee guida per i dipendenti

La formazione dei propri dipendenti è sicuramente una componente rilevante in un contesto aziendale che vuole svincolarsi dagli attacchi informatici. Sebbene moltissime aziende abbiano personale con buone specifiche IT, non tutte possono contare su questa condizione.

Seguendo le normative di riferimento e munendosi di un sistema di protezione efficace si possono limitare i danni, ma come riuscire a pianificare le linee guida per i dipendenti nel migliore dei modi? Esaminiamo quelle più significative.

Identità e accessi

Sebbene la libertà di esecuzione delle attività lavorative sia essenziale in un contesto aziendale, è opportuno definire le linee guida per ottenere un controllo ponderato dei dipendenti. Una soluzione efficace risiede nella gestione delle identità e degli accessi.

I propri dipendenti devono essere istruiti per garantire all’azienda la massima praticità nel consultare l’identità e gli accessi effettuati al sistema. L’implementazione con software dedicati può sicuramente agevolare il processo di accesso e identificazione, ma non sempre si hanno i mezzi e il budget per investire in tali tecnologie.

Riuscire a capire chi ha accesso al sistema consente di identificare nel minor tempo possibile le azioni eseguite per innescare l’attacco informatico. Una collaborazione efficiente è essenziale per ottenere i risultati desiderati durante un’esposizione ai virus.

Gestione delle password

I propri dipendenti, siano questi addetti all’accesso ai dati personali o semplicemente operatori nei reparti, devono gestire nel migliore dei modi le password aziendali. Sia l’azienda che i responsabili di reparto, per ottenere una sicurezza efficiente, dovranno modificare le password principali periodicamente.

Cambiare le password, sebbene possa sembrare un’operazione tediosa, è fondamentale per limitare gli attacchi informatici, soprattutto dopo aver subito una minaccia, anche di lieve entità.

Affinché si possa ottenere una coerenza nella definizione delle password aziendali è possibile utilizzare un sistema personalizzato all’interno dell’azienda stessa. Attraverso una crittografia realizzata a monte, sarà più semplice per i dipendenti gestire le parole chiave, senza però lasciare suggerimenti per i malintenzionati digitali.

Utilizzo e gestione di dispositivi aziendali

Un programma di formazione per i propri dipendenti è molto importante al fine di informarli sulla gestione e l’utilizzo dei dispositivi aziendali.

Sebbene sia razionale collocare degli operatori idonei all’utilizzo dei dispositivi messi a disposizione, non sempre le risorse umane hanno le competenze per gestire al meglio tali dispositivi. L’azienda ha la necessità di organizzare al meglio tali elementi, garantendo al dipendente la massima operosità durante gli attacchi informatici.

La formazione e la gestione delle risorse umane deve essere volta al miglioramento tecnologico, cioè alla capacità che il dipendente ha nei confronti dei nuovi sistemi aziendali. La società potrebbe investire dei capitali importanti per migliorare la sicurezza hardware e software della propria infrastruttura, ma tale iniziativa diventa vana nel momento in cui venisse affidata a persona poco competenti.

L’evoluzione tecnologia deve essere di pari passo con quella umana, generando in questo modo un’interazione volta a blindare la sicurezza informatica aziendale.

Risposta agli incidenti

I dipendenti devono essere preparati, in caso di attacco informatico, ad avvisare in modo rapido il personale IT o i responsabili dell’area di riferimento. Sebbene chiunque possa cadere nella trappola di un attacco informatico, la tempestività, soprattutto per specifici virus, è essenziale per ridurre i danni.

Usualmente la comunicazione dell’evento di vulnerabilità non è sufficiente a evitare danni al sistema informatico aziendale, è per questo motivo che le aziende più importanti investono in piani di formazione per istruire i dipendenti a rispondere agli attacchi efficacemente.

Come è facile dedurre le risposte agli incidenti informatici possono essere potenzialmente infinite, ma come analizzato nelle righe precedenti, nel contesto aziendale gli attacchi principali sono quasi sempre i medesimi.

Classificazione delle informazioni

Ogni dipendente, soprattutto coloro che sono vicini ai sistemi online, devono classificare le informazioni visualizzate. Non tutti gli attacchi informatici sono identici tra loro e in molti casi si presentano malfunzionamenti differenti.

Le aziende più importanti hanno una loro scala di valutazione per le minacce informatiche, generando in questo modo un metro di paragone semplice da consultare per tutti i dipendenti.

La classificazione può avvenire per gravità dell’attacco o per numero di attacchi subiti, automatizzando anche i possibili backup di salvataggio in caso di specifiche condizioni di svantaggio.

Un report delle informazioni può essere molto utile anche per i tecnici IT che dovranno intervenire sul sistema informatico infetto, aiutandoli a velocizzare il processo di risoluzione. Le aziende necessitano di alcune regole interne per arricchire quelle che sono le linee guida già evidenziate nel regolamento europee con il GDPR e il NIS.

L’implementazione di figure professionali: DPO e CISO

La gestione dei dipendenti, anche nelle migliori delle ipotesi, non esula le aziende da possibili attacchi informatici. Ulteriore condizione per migliorare la sicurezza informatica è da ricercare in due figure professionali che possano indicare le strategie migliori a chi ne ha bisogno.

Nello specifico le figure di Chief Information Security Officier (CISO) e Data Protection Officier (DPO) sono sempre più presenti all’interno di un contesto aziendale volto alla massima sicurezza dell’infrastruttura creata, sia questa online oppure offline. Tecnicamente il CISO si occupa di due aspetti fondamentali: strategia e programmi.

Strategia: definisce la migliore strategia possibile per mettere in sicurezza il sistema informatico aziendale.

Programmi: attraverso l’implementazione di programmi di protezione, il CISO garantisce una riduzione degli attacchi informatici legati alla componente tech aziendale.

L’implementazione di un CISO all’interno dell’azienda consente di andare oltre l’analisi della valutazione delle minacce informatiche, aggiungendo anche competenze finanziarie e comunicative, volte a offrire al committente le soluzioni ottimali per la specifica attività lavorativa e area di competenza.

Altra figura professionale indispensabile per migliorare la sicurezza informatica è il DPO, prevista dal nuovo regolamento europeo. Il legame con il GDPR rende evidente come il suo ruolo sia legato al trattamento dei dati personali nel contesto aziendale. Il DPO si occupa di far eseguire nel modo migliore possibile le normative attuali, necessita quindi di competenze differenti, come quelle giuridiche e quelle informatiche.

Molte aziende si affidano a DPO o CISO esterni al loro ambito lavorativo, ma in realtà queste figure possono essere scelte anche al suo interno. L’azienda si dovrà preoccupare che i dipendenti selezionati abbiano le competenze sufficienti per rispettare tali ruoli.

Nella condizione in cui non ci fossero i presupposti per identificare tali figure professionali all’interno della propria azienda, allora è consigliabile servirsi di servizi di terze parti che abbiano conoscenze specifiche in merito.

In conclusione

La sicurezza informatica aziendale rappresenta una delle tematiche più importanti per la salvaguardia dei dati personali di clienti e aziende stesse.

Sebbene negli ultimi anni le normative abbiano dato maggiori indicazioni su come prevenire attacchi informatici, l’esposizione costante alla rete internet e allo scambio di file non sembra fermare il fenomeno.

Se vuoi capire come intervenire e proteggere la tua azienda, i suoi dati e quelli dei clienti, contattaci, i nostri tecnici esperti potranno valutare le tue esigenze e aiutarti a capire le soluzioni più adatte per la tua sicurezza informatica aziendale.

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