Il cloud computing, a partire dalle sue prime adozioni, ha costituito una sorta di rivoluzione, in particolare rispetto ai sistemi hosting presenti in precedenza.
Tra le principali caratteristiche del cloud computing rientra la scalabilità, che consiste nell’adattabilità delle risorse condivise del cloud di incrementare oppure diminuire la propria capacità in funzione di eventuali nuove esigenze customizzate, in base alle richieste specifiche del cliente.
Trattandosi di un modello replicabile e costantemente migliorabile, il cloud computing rappresenta una svolta epocale per le aziende di tutto il mondo, indipendentemente dal volume d’affari e dal settore di riferimento.
In termini economico-finanziari, il concetto di scalabilità del cloud computing presenta effetti positivi sull’intera gestione delle risorse aziendali, nella misura in cui i costi legati alle infrastrutture sono notevolmente abbattuti e cambiamenti anche drastici dell’assetto societario possono essere facilmente allineabili all’architettura di rete.
In questa sezione, il cloud computing sarà analizzato soprattutto sotto la lente di ingrandimento legata a una delle sue caratteristiche salienti, quella della scalabilità.
Le principali caratteristiche del cloud computing
La scalabilità del cloud computing fa parte dei tratti distintivi di un servizio che offre applicazioni e connettività agli utenti, solo per menzionare i più diffusi, in totale autonomia, senza passare attraverso provider e gestori esterni.
Tale aspetto è una prerogativa sia dei cloud privati, in cui le infrastrutture sono di proprietà dell’azienda cliente, sia dei cloud pubblici, in cui gli asset appartengono a uno o più host che erogano il servizio.
Un’altra caratteristica specifica del cloud è la sua fruibilità on demand, nel senso che le prestazioni sono erogate solo quando è necessario.
Ciò consente di ridurre in modo sensibile eventuali inefficienze e, di conseguenza, i costi, poiché il cliente paga solo le risorse che usa e, nel caso in cui una o più funzioni non più utilizzate, il sistema sarà oggetto di una parziale riconfigurazione.
L’accessibilità del cloud computing fa sì che, in virtù del collegamento da remoto, un numero elevato di utenti e dispositivi avranno la possibilità di connettersi alla rete da luoghi differenti.
I device devono essere intesi in senso ampio, non solo smartphone, tablet, personal computer e rilevatori presenze, ma anche server.
Per quanto riguarda la scalabilità, su cui porremo il focus, si tratta della facoltà di aumentare le performance delle funzionalità del cloud in funzione di specifiche necessità.
Da questo punto di vista, la scalabilità è intesa sia in senso bottom-up (dal basso verso l’alto), sia top-down (dall’alto verso il basso).
Inoltre, esistono altre due tipologie di scalabilità: orizzontale e verticale, collegate all’estensione di risorse differenti.
In base alla misurabilità, i servizi offerti con il cloud computing possono essere monitorati in autonomia e trasparenza, con l’obiettivo di quantificare gli esatti consumi che il cliente pagherà.
La scalabilità del cloud computing: conosciamola da vicino
Abbiamo affermato, evidenziando le caratteristiche del cloud computing, che tra le più rilevanti vi è la scalabilità, intesa come la capacità di questo sistema di incrementare e diminuire prestazioni e risorse a seguito di esigenze differenti da parte dell’azienda cliente.
Parlando di infrastrutture, la flessibilità del cloud è connessa alla personalizzazione dei servizi, in modalità pressoché immediata e con ridottissimi costi.
In merito alla scalabilità orizzontale del cloud, questa si riferisce alla possibilità di aumentare la potenza della struttura del cloud computing tramite l’aggiunta di nuovi nodi all’architettura del sistema.
Il ridimensionamento orizzontale prevede solitamente l’incremento del numero dei server, con l’obiettivo di distribuire il carico dati su più unità, in questo caso dematerializzate.
L’abbattimento dei costi, in questo caso specifico, è rilevante, perché la dotazione di più server aggiuntivi a un sistema basato sulle strutture hardware comporterebbe spese elevatissime, a cui andrebbero aggiunte quelle connesse alla configurazione, aggiornamento e manutenzione.
Con l’adozione del cloud computing, invece, la scalabilità orizzontale comporta solamente l’aggiunta di moduli aggiuntivi relativi all’utilizzo dei nuovi server, con una serie di vantaggi nettamente superiori rispetto alla situazione iniziale (spazio di archiviazione e potenza incrementati, solo per citare i più rilevanti).
È anche necessario specificare che questa operazione implica anche una maggiore complessità del nuovo sistema, nella misura in cui sussistono più server, i quali necessitano di una più elevata attività di amministrazione, in particolare policies di sicurezza, aggiornamenti e sincronizzazione.
Nel caso dei sistemi cloud computing privati, le spese aggiuntive connesse alla scalabilità orizzontale sono perlopiù attribuite al cliente, ma c’è anche da dire che sono solamente le aziende di dimensioni importanti che dispongono di cloud privati.
La maggior parte delle aziende, incluse le PMI, optano per una struttura di cloud computing pubblica, in cui i servizi sono erogati da un host esterno, che si fa carico dei costi di aggiornamento del sistema.
Per quanto concerne la scalabilità verticale del cloud, invece, questa si riferisce all’incremento della potenza dell’infrastruttura verso l’alto e riguarda l’aumento delle risorse quali RAM, CPU e spazio di archiviazione.
Il ridimensionamento verticale è talvolta ritenuto il più semplice dei due metodi.
Infatti, in questa tipologia di scalabilità del cloud computing, si incrementa la potenza a un’unità che già esiste.
Questo può implicare l’aggiunta di memoria RAM, sistemi di archiviazione più veloce, in particolare quelli SSD (Solid State Drives), oppure processori (CPU) dotati di una potenza più elevata.
Tra le ragioni per cui molti ritengono che queste siano operazioni più semplici rientra quello che risulta più immediato l’aggiornamento di piattaforme cloud quali AWS, laddove i server si presentano già virtualizzati.
Se presente, sarà necessario eseguire una minima configurazione addizionale, da effettuare a livello di software.
Anche se la scalabilità verticale è considerata di più semplice gestione, ma il vero nodo, in questo caso, è quello di individuare in modo corretto le esigenze dell’azienda cliente.
In base alla specifica situazione, infatti, sarà necessario un intervento per l’una oppure l’altra tipologia di scalabilità del cloud computing.
Ecco perché è indispensabile rivolgersi a un’azienda di telecomunicazioni in grado di ascoltare le esigenze dell’azienda cliente, attraverso un briefing iniziale e successivi monitoraggi.
Le aziende modernamente strutturate dovrebbero approcciarsi nel modo giusto al cloud computing, perché i vantaggi connessi a questo sistema sono evidenti.
Altre tipologie di scalabilità del cloud computing
Oltre alla scalabilità orizzontale e verticale, esistono altre tipologie di scalabilità, impiegata in base alla situazione e alla distribuzione geografica dei server coinvolti nel processo.
Nel gergo tecnico, si è soliti parlare di scalabilità di carico, scalabilità geografica e scalabilità amministrativa del cloud computing.
Scalabilità di carico del cloud
La scalabilità di carico del cloud computing è la capacità del sistema di incrementare le proprie prestazioni di calcolo, in base alle specifiche necessità e che generalmente si riferiscono a picchi di lavoro, anche non determinabili a priori.
Questa tipologia di scalabilità può concretizzarsi sia in senso verticale, sia in senso orizzontale. Nella prima eventualità, si tratta di incrementare le capacità generali di elaborazione di una o più unità, mentre nella seconda si aggiungono altre unità server, per distribuirne più uniformemente il carico.
Scalabilità geografica del cloud
Quando si parla di un sistema di cloud computing geograficamente scalabile si intende un apparato che mantiene invariate le sue performance, indipendentemente dall’allocazione fisica e geografica dei suoi utilizzatori e delle risorse a esso collegate.
Scalabilità amministrativa del cloud
Un sistema di cloud computing scalabile da un punto di vista amministrativo è in grado di mantenere invariata la sua gestibilità: non importa il numero e l’entità delle organizzazioni ne fanno uso.
Scalabilità del cloud: quale è migliore?
A questo punto, potrebbe sorgere l’interrogativo riguardante quale tipologie di scalabilità, tra quelle appena evidenziate, sia meglio per un sistema cloud.
In linea generale, il ridimensionamento orizzontale è ritenuto molto spesso un investimento con un largo orizzonte temporale, laddove quello verticale è, al contrario, visto come un elemento a breve termine.
Vantaggi della scalabilità del cloud computing
Il principale vantaggio della scalabilità del computing è connesso alle sue performance e alla capacità di gestire elevati carichi di traffico o picchi di lavoro con scarso o addirittura nessun preavviso.
In questo senso, un sistema scalabile rappresenta un valido supporto nell’implementazione dei business.
La scalabilità del cloud computing è un aspetto fondamentale da tenere in considerazione nel momento in cui un’azienda si appresta a scegliere un metodo basato sull’estensione software rispetto a quello più obsoleto fondato sugli elementi hardware.
Infatti, se in un primo momento potrebbe apparire più semplice optare per quest’ultimo, nel medio periodo le falle di un sistema ormai superato sarebbero evidenti e dovrebbero indurre a una riflessione.
In tal caso, rivolgersi sin dall’inizio a un’azienda di comunicazioni con personale esperto, in grado di consigliare per il meglio l’amministratore quale sia l’architettura di rete più adeguata, indirizza sin da subito verso la strada più adeguata alle esigenze contemporanee della realtà di impresa.
Poiché l’infrastruttura è interamente personalizzabile in funzione delle esigenze presenti e future dell’azienda, tramite il cloud computing sarà possibile aumentare oppure diminuire l’abilità del sistema a supportare un elevato traffico di dati, o al contrario di ridimensionarlo qualora questo fosse minore.
Scalabilità del Cloud aziendale: in che modo Alet può aiutarti?
Una delle principali ragioni per scegliere di ridimensionare un sistema di cloud computing è l’incremento delle sue prestazioni, benché questo sia solamente uno degli aspetto connessi alla scalabilità.
Ad esempio, vanno menzionate anche la tollerabilità a guasti e malfunzionamenti ed elasticità.
C’è da dire però che le performance di un sistema cloud computing sono espresse da diversi parametri, fra cui il tempo di risposta figura tra i più rilevanti.
A questo proposito, molti sistemisti esperti hanno fatto notare che un eventuale ridimensionamento del cloud potrebbe aumentare i tempi di risposta, e questo è un aspetto meno positivo a cui la scalabilità del cloud porterebbe.
Sebbene in un altro nostro articolo abbiamo evidenziato quelli che possono essere considerati i principali svantaggi del cloud computing, in realtà questi rappresentano il pane quotidiano degli operatori che da anni lavorano per Alet, azienda che da oltre quarant’anni si occupa di fornire alle realtà più strutturate servizi di telecomunicazioni e connettività, in grado di individuare i potenziali rischi della gestione in cloud ed elaborare adeguate soluzioni.
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