Tra le aziende sono sempre più utilizzate soluzioni Cloud che permettono loro, con facilità, di integrare al team di lavoro risorse in smart working e gestire in modo snello dati e processi interni.
Come mai il Cloud si sta diffondendo in modo così massivo nelle aziende italiane di ogni dimensione e settore? Senza dubbio per i numeri vantaggi che porta con sé.
Ma che differenza c’è tra le varie soluzioni Cloud e, per amore di chiarezza, quali sono sia i pro che i contro?

Perché adottare una soluzione Cloud in azienda

Il Cloud computing permette alle aziende di archiviare, elaborare e gestire dati e informazioni su infrastrutture in rete e senza l’utilizzo di hardware costosi che necessitano di manutenzione.
In estrema sintesi, gli account aziendali accedono a server, storage, database e software con internet e attraverso servizi forniti da provider quali, per esempio, Amazon Web Services, Microsoft Azure, Google Cloud Platform.
In questo modo le aziende possono ridurre i costi e la complessità sia dei flussi di lavoro che della gestione dei dati aziendali, risparmiando tempo, denaro e risorse. Inoltre il Cloud è scalabile a seconda delle esigenze e consente di aumentare o diminuire la capacità in base alla domanda.

I vantaggi delle soluzioni Cloud

La ragione per la quale sempre più aziende adottano soluzioni di Cloud computing nelle loro realtà, è che i vantaggi a esse legati superano gli aspetti negativi. Infatti, chi sceglierà di affidarsi al Cloud noterà:

  • Riduzione dei costi, sia per l’acquisto che per la gestione di infrastrutture IT
  • Possibilità di aumentare o ridurre le risorse IT in base alle esigenze dell’azienda in poco tempo e senza dover acquistare nuovi hardware o software
  • Accesso ai servizi da remoto, da qualsiasi luogo e a qualsiasi ora con solo una connessione internet
  • Soluzioni di sicurezza avanzate che si possono facilmente aggiornare e gestire
  • Collaborazione agevolata tra i membri del team, grazie alla condivisione in real time di dati, documenti e informazioni tra lavoratori e sedi aziendali che consente di ottenere una maggiore produttività ed efficienza aziendale
  • Maggiore reattività alle esigenze del mercato, sempre più veloce e mutevole

Come si suol dire “non è tutto oro quel che luccica” e i servizi Cloud si portano dietro alcuni svantaggi – a cui è piuttosto semplice rimediare – ma che è bene considerare:

  • I servizi Cloud sono offerti da provider che gestiscono dati e applicazioni. Scegliere il fornitore ideale è importante per evitare di dipendere da provider inaffidabili, lenti o che non rispondono alle esigenze aziendali.
  • Dipendenza dalla rete e dall’infrastruttura del provider. Questo significa che in caso di down, l’azienda avrà serie difficoltà a lavorare e procedere con le proprie attività quotidiane.
  • Problemi di sicurezza dei dati che, essendo in rete, se non correttamente gestiti dal provider dei servizi potrebbero essere accessibili ai truffatori online.
  • Limitata possibilità di personalizzazione, i servizi Cloud sono progettati per essere utilizzati in modo standard da tutte le aziende. Questo può essere sia un vantaggio che uno svantaggio, perché contrappone la semplicità d’uso e la capacità di poter utilizzare differenti strumenti Cloud con poco sforzo, alla scarsa personalizzabilità degli stessi.
  • Gestione della conformità qualora i dati sensibili siano archiviati su server di paesi stranieri e con leggi differenti dalla nostra.

Tutti questi aspetti si risolvono tuttavia scegliendo anzitutto il provider più referenziato e preparato, di conseguenza optando per il servizio Cloud più adatto alle esigenze aziendali.

Cloud e sicurezza dei dati

La situazione peggiore che possa capitare a un’azienda che utilizza il Cloud, è la perdita di dati sensibili.
Esistono alcune misure che si possono adottare e che garantiscono la sicurezza dei propri dati, di quelli dei clienti e del personale, anche utilizzando i servizi Cloud.
Tra queste la prima è senza dubbio affidarsi a provider esperti, in grado di applicare ogni misure di sicurezza aggiornate e a cui richiedere garanzie di sicurezza e assunzione di responsabilità.

Inoltre consigliamo di:
crittografare i dati, che permette di proteggerli mentre sono in transito verso la rete o in archivio;
– utilizzare l’autenticazione a più fattori per ogni account con accesso al servizio;
monitorare e gestire gli accessi, consentire la visualizzazione solo di dati necessari a chi di dovere e rilevare eventuali accessi non autorizzati o comportamenti sospetti;
identificare i rischi potenziali in cui potrebbero incorrere i dati archiviati su server Cloud e pianificare soluzioni adeguate;
adottare una politica di sicurezza e formare il personale sulla corretta gestione dei dati, stilare linee guida, condividerle con i collaboratori e aggiornarle regolarmente;
aggiornare software e dispositivi e utilizzare antivirus e firewall. Questo aiuta a proteggere la rete da malware, virus e attacchi esterni.

I dati aziendali devono restare al sicuro. Le aziende possono riuscirci, affidandosi a un partner che garantisce la cyber security dei propri clienti.

Come scegliere il servizio Cloud aziendale?

Il servizio Cloud aziendale deve essere chiaramente scelto per rispondere alle esigenze di business e dopo un’attenta valutazione delle alternative possibili.
Tra queste troviamo:

  • IaaS, Infrastructure as a Service, che fornisce l’infrastruttura di base da utilizzare per creare e gestire le proprie applicazioni.
  • PaaS, Platform as a Service, dà alle aziende la piattaforma per sviluppare e gestire le applicazioni inclusi server e database.
  • SaaS, Software as a Service, offre accesso al software online anziché installarlo sui device.
  • DaaS, Desktop as a Service, permette di ospitare i desktop degli utenti su server Cloud garantendo l’accesso da qualsiasi dispositivo e in qualsiasi momento.
  • BaaS, Backend as a Service, consente l’utilizzo di un’infrastruttura back-end.
  • DRaaS, Disaster Recovery as a Service, recupera i dati e le informazioni in caso di interruzioni del servizio, attacchi hacker, disastri naturali, ecc.

Di fronte a una scelta che nel tempo potrebbe ampliarsi sempre di più, come è possibile valutare i servizi a disposizione e scegliere con consapevolezza il servizio Cloud aziendale migliore?
Una buona strategia è appunto partire dall’analisi delle necessità aziendali per capire quali sono, tra quelli esistenti, i servizi Cloud che le possono soddisfare.

Il secondo fattore da considerare con cura e che farà un’enorme differenza sulla qualità del servizio ricevuto, è il provider. Per questa ragione è importante valutarne la reputazione e scegliere un fornitore affidabile, che dimostri di avere conoscenza e competenze aggiornate oltre che soluzioni di sicurezza avanzate. Un provider che non offra, per esempio, crittografia dei dati, protezione contro gli attacchi DDoS, garanzie sulla sicurezza dei dati e accesso controllato, non dovrebbe nemmeno essere considerato come papabile collaboratore.

Il fornitore dei servizi Cloud ha un grande peso, perché influisce sulla sicurezza e la qualità dei servizi offerti, servizi che saranno di vitale importanza per svolgere le attività quotidiane.
I suoi compiti saranno molteplici e riguarderanno la fornitura del servizio, la sua manutenzione e aggiornamento, la risoluzione tempestiva di eventuali problemi, la sicurezza dei dati e il rispetto delle normative. A questo proposito, le aziende devono verificare che il provider sia conforme alle normative di settore, come per esempio – in UE – il GDPR per quanto riguarda la protezione dei dati dei cittadini.

Sia la valutazione del servizio che del fornitore, dovrebbe quindi tener conto di alcuni aspetti legati alla sicurezza.

  • La Governance, utile a scoprire come e quanto il provider dei servizi è preparato in tema di cyber security. La Governance comprende la policy, la gestione dei rischi in materia di sicurezza, il protocollo di cyber security basato sul risk management, i suoi stessi fornitori e la formazione del personale.
  • La Compliance, ossia la capacità del fornitore nel soddisfare le normative, leggi, regolamenti e standard di riferimento. Riguarda per esempio la sede dei data center e quindi dei dati, il rispetto del GDPR, l’assicurazione in caso di Data Breach, ecc.
  • Il fornitore è in grado di garantire la continuità dei servizi offerti? Per scoprirlo è utile valutare procedure e soluzioni offerte come backup, reti, facility e anche sistemi di disaster recovery.
  • L’infrastruttura di sicurezza, che riguarda sia le misure fisiche e ambientali adottate per garantire il servizio, sia quelle destinate ad architetture di virtualizzazione e reti.
  • Le misure adottate per controllare gli accessi, user e password management e autenticazioni.
  • La protezione dei dati che, come dicevamo, può avvenire tramite crittografia sia di quelli archiviati che di quelli in transito, il key management, le soluzioni di backup e ripristino, ecc.
  • Le misure di sicurezza destinate a:
    – server fisici, come per esempio antivirus, hardening e patching,
    – middleware, attraverso API e database security,
    – applicazioni, che avviene attraverso la best practice, un codice sicuro, firewall e altri sistemi.
  • Il monitoraggio attraverso attività di patch management e vulnerability assessment, oltre che con la gestione degli incidenti e il controllo costante dei log.

Un fornitore serio, un servizio Cloud sicuro

L’ultimo passo da fare per decidere quale servizio adottare è la valutazione dei costi. È bene tenere presente che l’investimento richiesto solleva l’azienda dalle spese ricorrenti che normalmente andrebbero sostenute per l’acquisto e la manutenzione dell’hardware, non più necessari con le soluzioni Cloud.

In conclusione, se le esigenze delle singole aziende possono senza dubbio essere differenti, esiste un aspetto legato ai servizi Cloud che accomuna ogni impresa: quello legato alla cyber security.
Su questo tema tutto il team di esperti Alet è particolarmente accurato e scrupoloso, proprio perché costantemente aggiornato, consapevole dei pericoli e responsabile dei servizi offerti.
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